Catalogo SINESTESIE L’Aquila

“IL GIOCO”: edifici fatiscenti, scheletri architettonici di una città colpita da un evento drammatico e irrimediabile, si stagliano verticalmente ai due lati del quadro, creando una fuga prospettica che mostra a distanza solo macerie e un incolmabile vuoto, accentuato dall’uso di colori puri come il bianco e il nero. Unico segno consapevole di vita, che emerge a spezzare le livide atmosfere della tragedia, un bimbo dal maglioncino rosso che gioca in primo piano con una palla rossa anch’essa. Si allontana da tutte quelle macerie e corre incontro allo spettatore, come simbolo di forza individuale e al contempo di rinascita collettiva, espressione del futuro, solo nella pianificazione del quale si può vincere temporaneamente la morte.

Critico: CRISTINA AGLIETTI 
Catalogo SINESTESIE L’Aquila, giugno 2010

altre critiche

“Le stagioni sono MUSICA”

Siamo in un granaio palladiano che fa parte di una delle opere incompiute di Andrea Palladio … Incompiute paiono anche le opere di Antonietta perché un quadro non è mai finito, almeno per l’artista. Trent’anni fa un critico francese scriveva che “Occorre stare attenti perché le parole possono gettare sull’arte un’ombra impenetrabile.”

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“BUONA LA PRIMA“

Siamo in un granaio palladiano che fa parte di una delle opere incompiute di Andrea Palladio … Incompiute paiono anche le opere di Antonietta perché un quadro non è mai finito, almeno per l’artista. Trent’anni fa un critico francese scriveva che “Occorre stare attenti perché le parole possono gettare sull’arte un’ombra impenetrabile.”

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Catalogo SINESTESIE L’Aquila

“IL GIOCO”: edifici fatiscenti, scheletri architettonici di una città colpita da un evento drammatico e irrimediabile, si stagliano verticalmente ai due lati del quadro, creando una fuga prospettica che mostra a distanza solo macerie e un incolmabile vuoto, accentuato dall’uso di colori puri come il bianco e il nero. Unico segno consapevole di vita, che emerge a spezzare le livide atmosfere della tragedia, un bimbo dal maglioncino rosso che gioca in primo piano con una palla rossa anch’essa. Si allontana da tutte quelle macerie e corre incontro allo spettatore, come simbolo di forza individuale e al contempo di rinascita collettiva, espressione del futuro, solo nella pianificazione del quale si può vincere temporaneamente la morte.

Critico: CRISTINA AGLIETTI 
Catalogo SINESTESIE L’Aquila, giugno 2010

altre critiche

“Le stagioni sono MUSICA”

Siamo in un granaio palladiano che fa parte di una delle opere incompiute di Andrea Palladio … Incompiute paiono anche le opere di Antonietta perché un quadro non è mai finito, almeno per l’artista. Trent’anni fa un critico francese scriveva che “Occorre stare attenti perché le parole possono gettare sull’arte un’ombra impenetrabile.”

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“BUONA LA PRIMA“

Siamo in un granaio palladiano che fa parte di una delle opere incompiute di Andrea Palladio … Incompiute paiono anche le opere di Antonietta perché un quadro non è mai finito, almeno per l’artista. Trent’anni fa un critico francese scriveva che “Occorre stare attenti perché le parole possono gettare sull’arte un’ombra impenetrabile.”

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